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Marzio e Camillo sono due balordi, in fuga dopo una rapina, elegantissimi in cima a un grattacielo, o alle prese con un software che distruggerà l'umanità: non fanno che blaterare, parlare a vanvera, mettere o togliere i puntini dalle i. Sulla loro strada, il samurai vuole riportarli alla ragione. Cioè, ucciderli. Astratti. Operette amorali è un'opera multiforme concepita da Antonio Sinisi come un concept album: ogni brano (dialoghi, monologhi, calligrammi, poesie in forma di rosa, epitaffi) può essere letto separatamente dagli altri, ma tutti insieme formano un unicum che è più della somma delle parti. I fumetti muti di Martoz sottolineano, contraddicono, evidenziano ciò che viene raccontato in scena. Astratti è dunque una sola messa in scena, con un richiamo, esplicito e riconoscente, agli autori cui può essere accostato: Beckett, Brecht, Ionesco, Pinter.